In un’intervista del 1954 a The Paris Review, Ernest Hemingway disse: “Il dono più essenziale per un buon scrittore è un rilevatore di merda incorporato e antiurto. Questo è il radar dello scrittore e tutti i grandi scrittori l’hanno avuto.” Forse l’espressione inglese, asciutta e precisa come lo stile dello scrittore, rende ancora meglio il concetto: “a built-in, shockproof, shit detector”. Il discorso non riguarda però solo gli scrittori, anzi. A pensarci bene, un congegno salvavita del genere manca a tutti noi in tante situazioni della vita, compresi i momenti in cui ci scattiamo i selfie. Metterci in posa non serve a nulla se poi restiamo indifesi, sprovvisti di un provvidenzale shit detector che ci possa salvare, in primis, dall’imprudenza di pubblicare certi selfie.