Tratto dal racconto lungo La lezione, una storia dura e forte, ispirata a fatti realmente accaduti. La follia e il disprezzo determinano gli eventi che coinvolgono Daniela, una donna maltrattata dal marito. Il racconto è la cronaca di una serata convulsa, con la vita appesa a un filo, in cui la donna compirà il viaggio più lungo della propria esistenza.
Quando lui si calmava, lei rimuoveva immediatamente quanto accaduto. Faceva tabula rasa, e ricominciava a sperare che lui cambiasse. In fondo, a volte, Piero riusciva ad essere quasi dolce, bastava dargli del tempo e lo sarebbe diventato sempre di più. Secondo Daniela non aveva veramente intenzione di farle del male costringendola a stare nuda sotto la doccia fredda per oltre mezz’ora mentre lui controllava seduto su una sedia collocata in corridoio, da cui poteva nel frattempo anche seguire la televisione, che lei non si spostasse dal getto d’acqua gelata. Daniela non poteva nemmeno barare: se avesse provato a spostare il miscelatore verso il rosso dell’acqua calda, il rumore della caldaia che si metteva in moto l’avrebbe tradita. Era novembre ed erano arrivati i primi freddi, ma Piero, per risparmiare, non voleva ancora accendere il riscaldamento. Tanto lui era fuori casa tutto il giorno e lei poteva tranquillamente scaldarsi facendo le faccende domestiche, quindi dei termosifoni non ce n’era bisogno. Anche dell’acqua calda si poteva fare a meno: nonostante che le bollette non rappresentassero una difficoltà, Piero consentiva di utilizzarla solo quando c’era lui, per una doccia veloce. Tornando a casa dal lavoro, controllava ogni sera se il contatore del gas si fosse spostato. Quella sera aveva notato una differenza rispetto alla lettura del giorno precendente: per questo è scattata la punizione. A nulla erano valse le obiezioni di lei che protestava dicendo che lavare i piatti con l’acqua gelida le faceva male. Per lui erano solo lagne di una moglie inutile e incapace.